Cicisbeo: figura nata in Italia nel 700, il cicisbeo o cavalier servente, aveva come compito quello di stare al fianco della dama, accompagnandola ad ogni evento, coccolandola, aiutandola e rendendo le sue giornate, e non solo quelle, piacevoli.
Frequentatore di ambienti “bene” dell’alta società viveva al fianco della moglie di un altro, con il consenso del marito stesso. All’epoca essendo il matrimonio quasi esclusivamente un contratto economico che poco o nulla aveva a che fare con i sentimenti o il piacere per l altra persona, il cicisbeo era ben accettato dal marito il quale poteva così avere libertà e tempo per i propri interessi.
La figura del cicisbeo
Per questi motivi la figura del cicisbeo faceva spesso parte del contratto di nozze. Praticamente un “triangolo” ufficializzato dalla società; una presenza che ci può sembrare insolita ma che all’epoca era entrata nella normalità, tanto da essere stata rappresentata da diversi artisti come Parini e Goldoni.
Figura tramontata poi, quasi di colpo, nell’ottocento con l’arrivo del romanticismo, movimento artistico ma anche culturale, che diede un nuovo orientamento alla sensibilità e ai sentimenti.
La società di oggi è ancora influenzata da questa corrente, per questo abbiamo difficoltà nell’accettare determinate figure. Ma il cicisbeo è oggi presente tra noi, in chiave moderna, forse più che mai, solo non più legittimo ma tenuto nascosto dietro false moralità.
Oggi li chiamiamo escort, gigolò, accompagnatori. Nel passato chi pagava era il marito, oggi sono le donne, quasi sempre di ceto medio alto a pagare per le prestazioni di un uomo. Ma oggi come ieri, tutto non si limita esclusivamente al sesso. Anche se poche lo ammettono, secondo un’indagine due donne su dieci si sono rivolte a un gigolò almeno una volta e quattro pensano di farlo. La maggior parte ricerca un uomo sensibile; tutto nasce, infatti, quasi sempre, da carenze affettive, bisogno di evadere dalla banale routine quotidiana e anche “curiosità”.
Ma chi sono questi cicisbei moderni?
Non essendo una semplice professione, ma un vero e proprio stile di vita, le offerte sono tante ma i veri professionisti pochi. Gigolò non si diventa, si nasce. E’ una predisposizione che devi avere per poter stare al fianco di una donna riuscendo a darle VERAMENTE quello di cui ha bisogno; perché il mondo femminile è complesso e ricco di sfumature sempre diverse. Perché ogni donna è unica.
Per questo chi decide di chiamare un escort, deve prendersi tutto il tempo necessario per poter scegliere il meglio tra le numerose offerte, affidandosi anche al proprio istinto femminile. Internet è il mezzo che permette tutto ciò, dando la possibilità a ogni donna di scegliere e contattare un gigolò in modo autonomo e privato…poiché i pregiudizi e i “valori” di questa società, spesso non ci permettono di parlare apertamente di alcune nostre scelte, essendo cosi in parte condizionate…sia da single che da sposate. Anche se in realtà poco è cambiato, perché oggi come ieri, a volte dietro una moglie che cerca un accompagnatore, c’è un marito che da il suo consenso ma, tacito e celato da false apparenze.